11 giugno 2017

L'ALLIEVO MODELLO - Joseph Roth


SCHEDA

Autore: ROTH Joseph (1894 - 1939 - Austria)
Titolo: L'Allievo Modello (L'Alunno Modello)
Tit. originale: Der Vorzugsschüler, (Vienna, 1916)
Genere: Racconto
N° parole: 5140

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Descrizione
L’allievo modello, Anton Wanzl, figlio di un postino, riuscirà ad arrampicarsi nella scala sociale fino al prestigioso ruolo di direttore del ginnasio della sua cittadina natale, sostenuto da un’ambizione divorante e da un’ambigua «specialità»: • il saperci fare. Il suo cammino, di conseguenza, è lastricato di vittime, dal «capoclasse» scalzato da Anton Wancl poco più che bambino, al a ingenua e fiduciosa Mizzi, sua prima fidanzata, di cui si sbarazzerà per accedere ad un matrimonio utile socialmente, fino alla destituzione», con drammatiche conseguenze, della patetica figura del vecchio direttore di ginnasio, di cui «al consiglio provinciale scolastico avevano compassione» in quanto «ormai aspettavano solo che morisse».


Non poteva mancare, al a morte di Wanzl, la degna conclusione, narrata con brevi efficacissimi tratti, di una vita consacrata «al ‘apparire»: «Erano venuti tutti gli al ievi, tutti gli abitanti del a cittadina, corone con lunghi nastri ricoprivano la bara, furono tenuti discorsi, pronunciate a gran voce parole di commiato».
Ma l’ironia e l’immaginazione di Roth rivelano, proprio nelle ultime parole del racconto, l’altro piano narrativo, quel o appunto che va oltre l’osservazione del a realtà: «Ma il signor Anton Wancl giaceva là dentro sul fondo del a bara nera di metal o e rideva. Anton Wanzl rideva per la prima volta. Rideva del a credulità degli uomini, del a stupidità del mondo».
Come dire: anche se sono stato un «uomo d’ordine», non ho mai creduto ai valori per cui ho speso tutte le mie energie vitali.
Sono un personaggio cinico, ma non stupido, ho voluto dimostrare la mia volontà di potenza, e ciò mi ha soprattutto divertito.
Ne L’allievo modello, dunque, Roth rappresenta l’aspetto più ipocrita del ‘onorabilità sociale, un ‘sepolcro imbiancato’ da cui rifugge profondamente la sua libera natura d’uomo e d’artista.

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